MUSICA

Russians

                                                                     RUSSIANS

Russians è un singolo del cantautore britannico Sting, pubblicato il 1°Novembre del 1985, tratto dall’ album “The dreams of the Blue Turtles”. Composta quindi negli ultimi anni della guerra fredda.

In un’intervista del 2010, Sting ha ammesso di aver trovato l’ispirazione per comporre la canzone dopo aver dato un’occhiata alla TV sovietica

La canzone rappresenta un invito a cambiare la politica estera della guerra fredda, dominante in quel periodo.

La musica inizia con un ticchettio di orologio, che fa riferimento al metaforico orologio dell’ Apocalisse e introduce una bella melodia, accompagnata da una parte orchestrale.

La canzone è stata accompagnata da un suggestivo videoclip in bianco e nero.

Il singolo ottenne un notevole successo che permise allo stesso album di riportarsi ai primi posti.

Ottenne successo anche  in Italia,  grazie alla partecipazione di Sting come ospite speciale al Festival di Sanremo nel 1986.

La canzone si focalizza particolarmente sul conflitto che ha dato vita alla guerra fredda tra Stati uniti d’America ed unione Sovietica.

                                                                   RUSSIANS

                                                                       Sting

In Europe and America there’s a growing feeling of hysteria
Conditioned to respond to all the threats
In the rhetorical speeches of the Soviets
Mister Krushchev said “We will bury you”
I don’t subscribe to this point of view
It’d be such an ignorant thing to do
If the Russians love their children too

How can I save my little boy
From Oppenheimer’s deadly toy?
There is no monopoly on common sense
On either side of the political fence
We share the same biology
Regardless of ideology
Believe me when I say to you
I hope the Russians love their children too

There is no historical precedent to put
Words in the mouth of the president
There’s no such thing as a winnable war
It’s a lie we don’t believe anymore
Mister Reagan says “We will protect you”
I don’t subscribe to this point of view
Believe me when I say to you
I hope the Russians love their children too

We share the same biology
Regardless of ideology
What might save us, me and you
Is if the Russians love their children too

                                                                       RUSSI

In Europa ed America c’è un crescente sentimento d’isteria
Condizionato dal rispondere a tutte le minacce
Nei retorici discorsi al Soviet
Il signor Krushchev ha detto “Vi seppelliremo”
Non sottoscrivo questo punto di vista
Sarebbe una cosa ignorante da fare
Se anche i russi amano i propri figli

Come posso salvare il mio giovanotto
dal giocattolo mortale di Oppenheimer?
Non c’è monopolio del senso comune
Da entrambi i lati dello steccato politico
Dividiamo la stessa biologia
noncuranti dell’ideologia
Credetemi quando vi dico
Spero che anche i russi amino i propri figli

Non ci sono precedenti storici
per mettere le parole in bocca al presidente
Non esiste niente di simile ad una guerra che si può vincere
È una bugia a cui noi non crediamo più
Il signor Reagan dice “Vi proteggeremo”
Non sottoscrivo questo punto di vista
Credetemi quando vi dico
Spero che anche i russi amino i loro figli

Noi dividiamo la stessa biologia
Noncuranti dell’ideologia
Quello che potrà salvarci, me e te
è se i russi amano anche loro i propri figli

non è stato possibile mettere la canzone di sottofondo perché è soggetta a copyright.

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Davide Greco

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